Mer. Apr 23rd, 2025

Il settore degli affitti brevi torna ciclicamente al centro del dibattito perché spesso visto come un contendente del mercato tradizionale delle locazioni residenziali, in realtà rappresenta una componente vitale e sinergica per l’economia urbana di Bari. Recentemente, studi e analisi di mercato hanno evidenziato come questa forma di locazione extralberghiera contribuisca significativamente all’economia locale senza compromettere la disponibilità di abitazioni per locazioni a lungo termine.

La locazione extralberghiera copre (al 60%) le mancanze e le richieste di un turista che vuole più libertà, servizi essenziali (bed) e vivere il luogo da ospite integrandosi con i residenti. Pertanto, non va demonizzato il comparto perchè non toglie immobili dal mercato delle locazioni ordinarie per famiglie, dai 3+2 al 4+4 e a canone concordato, e i dati statistici dell’OMI (Osservatorio mercato Immobiliare dell’Agenzia dell’Entrate) lo confermano.  A Bari città, secondo un recente studio ISTAT, su un totale di 163.254 abitazioni ci sono ben 27.444 abitazioni sfitte, non occupate. Ci si deve chiedere perché.

Contrariamente a quanto spesso si afferma, dunque, gli affitti brevi non sottraggono risorse significative al mercato delle locazioni tradizionali. A Bari, gli affitti brevi vengono proposti spesso su proprietà che altrimenti rimarrebbero vuote, trasformandole in fonti di reddito attive che dinamizzano l’economia locale.

Inoltre, i dati mostrano che l’incremento di appartamenti e case destinati agli affitti brevi ha contribuito a un aumento delle entrate comunali nel capoluogo pugliese, grazie alla tassa di soggiorno.

L’espansione del settore degli affitti brevi a Bari ha anche favorito, infine, la creazione di nuove opportunità di lavoro. Dalla gestione immobiliare alla manutenzione, dalla pulizia professionale ai servizi di accoglienza, molteplici figure professionali trovano spazio e sviluppo grazie a questa modalità di locazione. Inoltre, il turismo incrementato alimenta direttamente altre industrie come la ristorazione, il commercio al dettaglio e i trasporti.

In merito a questi sviluppi, Andrea Rubino, presidente di Rubino Case, ha affermato: “Gli affitti brevi rappresentano un’innovazione nel settore immobiliare che non solo valorizza proprietà inutilizzate, ma stimola anche significativamente l’economia locale. È essenziale riconoscere e sostenere questa modalità, che contribuisce attivamente alla crescita economica di Bari, senza precludere le opportunità di locazione a lungo termine. Le politiche e le regolamentazioni devono riflettere un equilibrio che permetta sia al mercato residenziale sia a quello turistico di prosperare”.

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