Lo smart working, ovvero la possibilità di lavorare da remoto, ha rivoluzionato il modo di concepire il lavoro, offrendo maggiore flessibilità e autonomia ai lavoratori. Tuttavia, questa modalità organizzativa presenta differenze significative in termini di genere e condizioni personali, come evidenziato da uno studio condotto dalla multinazionale delle biotecnologie farmaceutiche Amgen e dall’Università Bicocca di Milano.
Secondo lo studio, intitolato “Flessibilità sul luogo e l’orario di lavoro: cosa ne pensano lavoratori e lavoratrici?”, le giovani donne senza figli tra i 30 e i 34 anni scelgono lo smart working tre volte di più (12,6%) rispetto alle madri della stessa fascia d’età (4,5%).
Questi dati mettono in luce sia i vantaggi dello smart working sia le difficoltà che molte donne affrontano nel conciliare lavoro e famiglia. Inoltre, il fenomeno del south working, che permette a molti lavoratori di trasferirsi o tornare al Sud grazie al lavoro da remoto, rappresenta una straordinaria opportunità per le regioni meridionali e per coloro che desiderano migliorare la qualità della vita.
Smart Working: una risorsa per le giovani donne
Lo studio Amgen-Bicocca utilizza i dati Istat “Forze di lavoro 2023-2024” per analizzare il rapporto tra flessibilità lavorativa e differenze di genere. Per le giovani donne senza figli, lo smart working è una modalità organizzativa molto apprezzata, che consente di:
- Ridurre i tempi di spostamento casa-lavoro.
- Conciliare meglio con altre esigenze personali o di studio.
- Sviluppare un migliore equilibrio tra vita privata e professionale.
Tuttavia, per le donne con figli, la scelta dello smart working sembra essere meno frequente, spesso a causa di barriere legate alla gestione della casa e della famiglia, che rischiano di sovrapporsi al lavoro remoto. Questo sottolinea la necessità di politiche aziendali e sociali che promuovano un’effettiva condivisione dei carichi domestici, così da rendere lo smart working accessibile anche alle madri.
South Working: il ritorno al Sud grazie al lavoro da remoto
Il fenomeno del south working sta cambiando il volto del mercato del lavoro italiano. Con l’affermarsi dello smart working, molti lavoratori stanno scegliendo di trasferirsi o tornare al Sud, attratti da un costo della vita più basso, una migliore qualità ambientale e la possibilità di vivere vicino alle proprie famiglie d’origine.
I vantaggi del south working
- Per i lavoratori:
- Migliore qualità della vita: vivere in regioni meno congestionate offre maggiore serenità e un miglior equilibrio tra lavoro e vita privata.
- Risparmio economico: il costo della vita al Sud è spesso inferiore rispetto a quello delle grandi città del Nord.
- Riconnessione con le proprie radici: tornare a vivere vicino alla famiglia o nella propria terra d’origine può avere benefici emotivi e sociali.
- Per le regioni meridionali:
- Aumento della popolazione attiva: il ritorno di lavoratori qualificati può contribuire a rivitalizzare il tessuto economico locale.
- Crescita della domanda di servizi: i nuovi residenti portano con sé nuove necessità, favorendo l’espansione del commercio e dei servizi.
- Rilancio delle infrastrutture: una maggiore popolazione stimola investimenti in infrastrutture e connessioni digitali.
Smart Working, South Working e le Donne
Per molte donne, il south working rappresenta un’opportunità straordinaria. Lavorare da remoto al Sud consente loro di:
- Bilanciare lavoro e famiglia grazie al supporto della rete familiare locale.
- Accedere a spazi abitativi più ampi e confortevoli rispetto a quelli delle città del Nord.
- Sviluppare progetti personali e imprenditoriali, sfruttando la maggiore disponibilità di tempo e risorse.
Tuttavia, è essenziale che il south working non si limiti a essere una scelta individuale, ma venga supportato da politiche pubbliche e aziendali che favoriscano il lavoro da remoto in modo strutturale. Tra le priorità, vi sono:
- Investimenti in infrastrutture digitali al Sud per garantire connessioni internet rapide e stabili.
- Incentivi per aziende che adottano politiche di lavoro flessibile.
- Programmi di formazione per preparare i lavoratori alle competenze richieste dallo smart working.
Conclusioni
Lo smart working e il south working rappresentano due facce di una stessa medaglia: la possibilità di ripensare il lavoro in modo più flessibile e sostenibile. Per le donne, in particolare, questi modelli possono offrire nuove opportunità di carriera e una migliore qualità della vita, a patto che siano accompagnati da politiche che favoriscano l’inclusione e l’equilibrio tra vita lavorativa e familiare.
Il Sud, con il suo patrimonio naturale, culturale e sociale, può diventare un punto di riferimento per il lavoro remoto, attirando talenti e contribuendo al rilancio economico del territorio. Lo smart working e il south working non sono solo una risposta alle necessità del presente, ma una visione per il futuro del lavoro in Italia.